Il fenomeno del brigantaggio ricorre ciclicamente nella storia. L’uso più noto che viene fatto di tale definizione riguarda il periodo immediatamente successivo all’unificazione italiana. Secondo un orientamento ,attraverso il fenomeno del brigantaggio ,l’ultimo re del Regno delle due Sicilie ,Francesco II di Borbone tentò di destabilizzare il nuovo regno d’Italia nella speranza di recuperare il suo trono.

Secondo un altro orientamento il brigantaggio aveva invece delle radici sociali ed economiche scaturite dalla nuova condizione in cui le popolazioni meridionali si vennero a trovare con l’unificazione d’Italia.Tra queste solitamente si citano il peggioramento delle condizioni economiche, l’incremento delle tasse, le discriminazioni sociali e l’ampliamento della forbice tra ricchi e poveri. Fra i detrattori della dinastia borbonica troviamo, in particolare , il deputato Giuseppe Massari pugliese di origine e neo cittadino piemontese ,che preparò la relazione conclusiva della legge Pica contro il brigantaggio. Per costui la causa principale ,se non unica , del brigantaggio sarebbe stata la “mala signoria borbonica”.Tuttavia secondo un’altra visione dei fatti il nuovo parlamento italiano utilizzò questa occasione per organizzare una feroce repressione di massa.Sempre seguendo questa linea di pensiero la vera intenzione del legislatore italiano era quella di stroncare ogni possibilità di ritorno della dinastia borbonica nel meridione d’Italia.
Più in particolare, attraverso la criminalizzazione della politica borbonica, si voleva provocare l’allontanamento dei sovrani delle due Sicilie dalla città di Roma dove erano ospiti del Papa, facendo in modo che il loro esilio diventasse definitivo e che fossero completamente dimenticati. Nel libro di Gigi Di Fiore “l’ultimo re di Napoli” troviamo scritto: “Francesco II sapeva di avere poche possibilità di replicare con efficacia a Massari. Fu costretto ad assistere da lontano, senza poter far nulla, al risultato delle conclusioni della commissione: La legge Pica sul brigantaggio.”