Il cardinale Eugenio Pacelli fu eletto al soglio pontificio il 2 marzo 1939.Papa Pacelli scelse il nome di Pio XII volendo sottolineare la continuità di quello che sarebbe stato il suo papato rispetto all’opera del predecessore Pio XI. Nel libro “ Il diario di un cardinale “ il suo autore ,monsignor Tardini , evidenzia la grande vicinanza che Pio XI aveva nei confronti del suo Segretario di Stato cardinale Pacelli.

In questo libro troviamo scritto: “… Io ne approfittavo per parlare dell’eminentissimo cardinale Pacelli e per mettere in evidenza il suo costante, diligentissimo e intensissimo lavoro per la Santa Sede . Il Papa era molto contento; spesso, anzi, aggiungeva altre lodi alle mie. Per esempio, se io sottolineavo l’abilità dell’eminentissimo nel suo lavoro, il Papa aggiungeva: non solo lavora molto bene, ma lavora anche molto presto! Messo così sulla via… delle confidenze, il Santo Padre mi spiegava che lo scopo dei molti viaggi che egli faceva fare al suo Segretario di Stato era quello di prepararlo bene… al papato ; lo chiamava cardinale mondiale, transoceanico, anzi voleva che al suo ritorno noi della segreteria di Stato gli preparassimo una festa con una iscrizione che doveva inneggiare al cardinale… transoceanico.
Io osai obiettare che, molto probabilmente, l’eminentissimo non avrebbe gradito una simile… iscrizione e noi ci saremo esposti più a un rimprovero che a un ringraziamento. Fu così che il Santo Padre preparò gli stesso una iscrizione di questo genere, accompagnandola ad uno speciale dono.” Al di là della vicinanza tra Pio XII ed il suo predecessore , molti storici evidenziano che l’elezione di Pacelli rappresentò un ottimo risultato politico in quanto egli era sicuramente il più esperto nell’ambito della diplomazia vaticana. In particolare la sua esperienza di nunzio apostolico in Germania rappresentò per il nuovo Papa un bagaglio particolarmente importante per gli eventi drammatici che di lì a pochi mesi si sarebbero scatenati in Europa e nel mondo.